Equitaliapolis o Iniquitaliapolis?

 

Napoli nord. Quanti sono gli abitanti di questa zona? Proviamo a contare le città, o ex paesi, che vi gravitano. Casoria, Afragola, Arzano, Frattamaggiore, Frattaminore, Cardito, Crispano, Casavatore, Caivano, Grumo Nevano. Li ho elencati tutti? Proviamo a contarne gli abitanti. Solo Casoria ne ha 80.000. A quanto ammontano gli altri? A occhio e croce saranno 270.000, come risulta da Internet. Sommando gli 80.000 di Casoria si raggiunge la bella cifra di 350.000 abitanti sparsi su un territorio abbastanza vasto. Un bacino di utenza enorme.Quanti saranno i titolari di cartelle esattoriali tarsu, ici, multe non pagate, Agenzia delle Entrate, Inps, ecc. ecc. che si servono dell’ufficio di Casoria? Questo ce lo dovrebbe dire il gestore. Ma possiamo farcene un’idea osservando la folla che sosta dalle prime ore del mattino davanti all’ufficio. Avete provato a raggiungere lo sportello informazioni ubicato nella dissestata ed impraticabile Via Cavour? La guardia giurata con gentilezza vi dà un numeretto e vi dice di rispettare la fila. Ma quale fila? La calca! Tempo fa un vecchietto sostava davanti all’ufficio fin dalle prime ore del mattino e consegnava, in cambio di un obolo, un numero scribacchiato su un pezzo di carta. Era l’attestato di precedenza assoluta. Qualcuno borbottava, ma accettava la consuetudine. L’ufficio si presenta come un corridoio su cui si affacciano tre sportelli di cui due funzionanti. Il terzo è per le informazioni. L’ambiente non può accogliere più di una decina di persone per cui si entra a gruppetti. Gli altri restano fuori. “Anche se piove?” “E chi se ne importa!” “ Anche se fa freddo?” “E chi se ne frega!” “Anche se c’è il solleone?” “Non è un problema del gestore che probabilmente è in possesso di una convenzione di ferro.” Nel frattempo chi sta fuori da ore, per la maggior parte gente attempata, è esposta a bronchiti, raffreddori ed insolazioni. Nessuno li difende. Bisognerebbe ricordare ai firmatari della convenzione che l’Ispettorato della Funzione Pubblica in una propria nota datata 18/06/2002 affronta il problema delle “code” davanti agli sportelli degli uffici pubblici. In detta nota si parla della massima utilizzazione delle risorse (efficienza) nel rispetto delle esigenze dell’utenza (efficacia). In parole povere chi progetta un sistema di sportello non deve mirare solo a minimizzare i costi ma contemporaneamente curare la soddisfazione dell’utenza. Quindi, in occasione delle crisi cicliche (scadenza tarsu, Ici e via dicendo) è necessario attrezzarsi per fronteggiare il maggior afflusso agli sportelli. Come? Aprendo l’ufficio anche di pomeriggio o aprendo più sportelli. Efficienza ed efficacia sono due concetti che vanno a braccetto.     

Giuseppe Navarra